Il 225° corso di formazione per allievi agenti della Polizia di Stato avrà una durata complessiva che include una fase di formazione e una fase di applicazione pratica, distribuite come segue:
Fase di Formazione
- Dal 6 dicembre 2023 al 23 giugno 2024: Durante questa fase, gli allievi riceveranno una formazione finalizzata alla nomina ad agente in prova e al completamento delle attività addestrative.
- Il 6 giugno 2024: Gli allievi, giudicati idonei al servizio di polizia, saranno nominati agenti in prova, con l’attribuzione delle qualifiche di agente di pubblica sicurezza e di agente di polizia giudiziaria.
- Il 19 giugno 2024: Gli stessi presteranno il Giuramento di Fedeltà alla Repubblica secondo la formula prevista dall’articolo 2 del d.P.R. 253/2001, con cerimonie celebrate nelle rispettive scuole.
Fase di Applicazione Pratica
- Dal 24 giugno 2024 al 5 ottobre 2024: Questa fase prevede l’impiego pratico degli agenti in prova presso uffici e reparti di assegnazione. Questo periodo è considerato parte integrante del corso di formazione.
Aspetti Organizzativi e Riferimenti Normativi
Riferimenti Generali Gli agenti in prova sono soggetti a tutte le disposizioni previste per il personale di ruolo. Tuttavia, il loro rapporto d’impiego si risolve in caso di mancato superamento del periodo di prova, che coincide con il periodo di applicazione pratica. Le norme di riferimento sono riassunte in una tabella allegata al decreto istitutivo del corso (art. 14) rubricato “Periodo di applicazione pratica”.
Impiego degli Agenti in Prova Il periodo di applicazione pratica è mirato all’espletamento delle attività connesse alle funzioni del ruolo degli assistenti e agenti della Polizia di Stato, consolidando le competenze acquisite. Gli agenti in prova devono essere affiancati da personale esperto per garantire un corretto svolgimento delle attività operative.
Attività di Osservazione Il periodo di applicazione pratica è una fase formativa di grande importanza, con la valutazione finale che determinerà l’immissione in ruolo dell’agente in prova. Questa valutazione si basa su una “relazione favorevole” da parte del dirigente dell’ufficio di assegnazione. In caso contrario, l’agente in prova potrebbe ripetere il periodo di applicazione pratica una sola volta; se il giudizio sfavorevole persiste, l’agente sarà dimesso dal corso.
Relazione Finale Alla fine del periodo di applicazione pratica, una relazione finale deve esprimere un giudizio “favorevole” o “non favorevole” sull’agente in prova, tenendo conto del suo impegno, delle capacità professionali, delle qualità personali e dei comportamenti tenuti. In caso di giudizio sfavorevole, l’agente potrà essere ammesso a ripetere il periodo di applicazione pratica una sola volta; un ulteriore giudizio sfavorevole comporterà la cessazione del rapporto con l’Amministrazione.