Questura di Roma: bozza di decreto istituzione dei Distretti di Pubblica Sicurezza – Esito dell’esame congiunto
Si è tenuta nella mattinata odierna l’esame congiunto della bozza di decreto relativa all’istituzione dei distretti di pubblica sicurezza presso la questura di Roma.
La delegazione dell’amministrazione, composta dal Dr. Gaspare Caliendo della struttura di missione per l’attuazione della revisione dei ruoli del personale della Polizia di Stato, dalla Dr.ssa Grazia Mirabile del Servizio Affari Generali del Dipartimento P.S., dal Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali del Dipartimento dr.ssa Maria De Bartolomeis e dal Dr. Ugo Angeloni della Questura di Roma, ha esposto le finalità del decreto incentrate sulla necessità di dover assicurare un raccordo e un coordinamento informativo della attività svolta dai presidi P.S., al fine di delineare un quadro completo di analisi delle tematiche e delle criticità riguardanti l’ordine e la sicurezza pubblica della capitale.
Un modello organizzativo del lavoro articolato sulla costituzione di un numero di Distretti pari a quello dei Municipi di Roma (15), in cui confluiranno tutti i commissariati della capitale presenti nella rispettiva area geografica, con giurisdizione e ruoli inalterati ma con obbligo di rendicontazione dell’attività al commissariato elevato a ruolo di distretto, il cui dirigente avrà l’ulteriore incombenza di presenziare alle riunioni e ai lavori del territoriale osservatorio della sicurezza, istituito in ciascun municipio.
In apertura d’intervento, questa Federazione ha manifestato l’auspicio di una effettiva realizzazione di un nuovo modello di sicurezza partecipato ma, al contempo, ha anche sottolineato che le basi di confronto e di analisi non possono certamente essere quelle schematicamente rappresentati nella bozza di decreto pervenuta.
Non può certamente sfuggire, agli interlocutori istituzionali, che la geografia del territorio romano è profondamente mutata rispetto alla fotografia territoriale che ha generato l’attuale dislocazione dei commissariati della capitale e che, al contempo, le esigue dotazioni strutturali ed umane siano insufficienti a poter supportare un modello di riorganizzazione così come ideato.
A tal proposito, per affrontare in maniera complessiva le numerose criticità ad oggi presenti, è stato sollecitato da questa O.S. l’avvio di un confronto con le strutture territoriali delle OO.SS. della capitale al fine di individuare modelli concreti e condivisi di riorganizzazione del lavoro, partendo dalla distribuzione territoriale dei presidi con annessa rivisitazione dei carichi di lavoro e delle risorse disponibili, per poi definire una oculata pianificazione degli investimenti e delle strategie da attuare al fine di efficientare la macchina della Pubblica Sicurezza capitolina.
Tale riorganizzazione, inoltre, non potrà certamente eludere i necessari investimenti strutturali ed organici che dovranno essere pianificati anche per i commissariati periferici i quali, proprio in ragione della loro ubicazione presso comuni diversi, necessitano ancor più delle finalità invocate dalla riorganizzazione anzidetta.
Questa Federazione ha infine sottolineato come un modello riorganizzativo incentrato su responsabilità di “coordinamento” e di “raccordo” non possa certamente prescindere da una opportuna rivalutazione delle qualifiche del personale demandato al ruolo di direzione di distretti di pubblica sicurezza, che per densità territoriale e complessità di analisi risultano essere pari a città italiane di media grandezza.
La delegazione dell’Amministrazione, a conclusione dei lavori, preso atto delle osservazioni poste e delle numerose criticità rappresentate ha condiviso la necessità di avviare una fase di confronto territoriale, al fine di raggiungere gli obiettivi auspicati da questa federazione.
La Segreteria Nazionale
Il comunicato: