Riordino: noi vogliamo vederci chiaro…
Va recuperato il tempo perduto sanando anche le sperequazioni determinatesi nell’equiordinazione
Riordino, tavolo tecnico: esito primo confronto
Si sono conclusii lavori del primo confronto di merito della riunione del tavolo tecnico istituito perla revisione dei Ruoli della Polizia di Stato, riunitosi stamani presso il Viminale.
La delegazione dell’Amministrazione Presieduta dal Vice Capo Piantedosi, era composta dal Prefetto Mazza delle Risorse Umane, dal Dott. Ianniccari dei Ruoli Tecnici, dal Dott. Bella dell’Ufficio Legislativo e Dott. Ricciardi dell’Ufficio per le Relazioni Sindacali. Alle OO.SS. è stato consegnata una prima parziale bozza del decreto legislativo, recante “Disposizioni in materia di Revisione dei Ruoli delle Forze di Polizia ai sensi della Legge 124/2015”. In particolare, nella bozza di articolato consegnato, sono indicate le modifiche da emendare ai Decreti del Presidente della Repubblica n. 335, 337 e 338 del 24 aprile 1982, nonché al Decreto del Presidente della Repubblica 30 aprile 1987 n. 240,per le necessarie modifiche e integrazioni correlate alla revisione dei Ruoli degli Agenti e Assistenti, Sovrintendenti e Ispettori della Polizia di Stato. Ci è stato annunciato che le modifiche normative e la parte dell’articolato riferite a ruoli direttivi e dirigenziali ci saranno fornite in occasione della prossima riunione del tavolo tecnico convocato per il giorno 14 alle ore 9,30 ma a nostro modo di vedere è fondamentale averle prima per non allungare i tempi di un confronto che già avviene con forte ritardo.
Le sottoscritte OO.SS., pur nel ribadire la ferma volontà di addivenire ad una reale revisione delle carriere, che non penalizzi il personale della Polizia di Stato nei confronti degli omologhi delle altre forze di polizia e che, anzi, esalti la dignità professionale di chi, fino ad oggi, ha lavorato con professionalità tra tante difficoltà, abbiamo ricordato come il Riordino delle carriere dovrebbe servire anche a potenziare le diverse funzioni e a promuovere quella tanto ricercata (ma mai raggiunta in nostro danno) equiordinazione tra le forze di polizia, che preveda anche permanenze analoghe nei vari ruoli e qualifiche, concorsi analoghi, progressioni di carriera analoghi, trattamenti economici omogenei ecc..
Sulla bozza in argomento, in merito alle diverse perplessità,abbiamo puntualizzato che:
a) ritengono necessario ampliare i benefici economici e le opportunità di progressione di carriera, del personale oggi in servizio, attraverso risorse economiche aggiuntive rispetto ai 119 milioni di euro previsti;
b) abbiamo evidenziato che, l’amministrazione non può ignorare le criticità segnalate dal sindacato nella gestione della fase transitoria, specie per le progressioni e relativo inquadramento della qualifica apicale degli assistenti capo, così come quella degli ispettori superiori e sostituti nei ruoli sovraordinati, che va rivisto sia in termini di dotazione organica che per le modalità con cui sarà finanziato, all’occorrenza limando il numero del ruolo dirigenziale. Per il passaggio al ruolo degli ispettori, anche in funzione del fatto che con il riordino le qualifiche di sovrintendente si acquisiranno solo per anzianità, con salvaguardia della sede (fatta eccezione il 20% proposto riservato a coloro che senza la garanzia della sede vogliono concorrere per accorciare i tempi per raggiungere la qualifica di sovrintendente), abbiamo chiesto che tutti gli attuali sovrintendenti ed assistenti capo, anche in sovrannumero riassorbibile, possano progredire nel ruolo degli ispettori o sovrintendenti secondo l’anzianità nel ruolo e nella qualifica (dal 15° corso a salire per i sovrintendenti);
c) per ottenere una complessiva rimodulazione di tutto l’apparato, nella fase transitoria, devono essere previste modalità di progressione, in modo armonico, tenendo conto dell’anzianità e del merito, affinché nel passaggio ai ruoli sovraordinati non si verifichino scavalcamenti rispetto alle posizioni di provenienza;
d) abbiamo sottolineato, considerato che non sono stati specificati i tempi complessivi di sviluppo di carriera per ogni ruolo, di conoscere i tempi di permanenza considerato che allo stato non si rileva traccia né dell’unificazione del ruolo agenti, assistenti e sovrintendenti, né della loro carriera;
e) abbiamo l’assoluta necessità di conoscere prima della prossima riunione o al limite entro quella data l’uso che si ipotizza per tutti i 36 milioni disponibili per la Polizia di Stato e – per poter verificare se si tenderà effettivamente verso l’equiordinazione anziché aggiungere nuovi ed ancora più gravi penalizzazioni per i poliziotti dei ruoli di base ed intermedi. Pertanto, abbiamo chiesto le bozze di articolato relative alle altre Forze di polizia;
f) non presenta alcuna certezza sul ripianamento degli organici;
g) allarga ancora di più la forbice oggi esistente nelle diverse Forze di polizia, in relazione alle piante organiche dei ruoli sovrintendenti e ispettori;
h) ancora una volta non sana l’annosa questione relativa a tutti quegli ispettori che, al pari dei loro omologhi di tutte le altre Forze di polizia, avrebbero dovuto, da tempo, beneficiare del ruolo direttivo speciale;
i) prevede fasi transitorie eccessivamente lunghe e diverse da ruolo a ruolo;
l) anche nelle fasi transitorie, prevede concorsi esterni invece di attingere, in queste fasi, unicamente dal personale interno;
m) non si innova nulla circa l’elevato numero delle qualifiche, anzi si aumentano;
n) si prevede il conseguimento delle qualifiche apicali quasi al raggiungimento del limite pensionabile, incassando minori risorse ed avendo pensioni più magre;
p) ancora peggiore appare la situazione con riferimento al ruolo tecnico-scientifico e professionale.
A tal fine, abbiamo ribadito che se “a regime” possono essere inseriti meccanismi più rigidi a connotazione matematica, diversamente, nella fase transitoria è necessario utilizzare maggiori elasticità per garantire il dovuto ristoro a tutti coloro che, in questi anni, si sono visti negare la possibilità di progredire in carriera. In estrema sintesi il tavolo tecnico da noi richiesto al neo Capo della Polizia Pref. Gabrielli, si sta rivelando uno strumento essenziale per definire le necessarie condizioni per un giusto riordino, così come atteso dai poliziotti e per entrare nel vivo delle problematiche. Giacché l’Amministrazione, solo oggi e solo dopo la nostra costante insistenza, molto timidamente ha iniziato a fornire dati utili sulla composizione numerica dei ruoli e su possibili beneficiari. Abbiamo chiesto, proprio per avere un quadro completo su cui dare una valutazione attenta, di conoscere anche i tempi delle progressioni di carriera e di permanenza nelle singole qualifiche. Abbiamo, altresì ribadito che, sia per ciò che attiene agli organici dei ruoli che agli avanzamenti al momento l’ipotesi prospettata non può essere condivisa. Così come non può essere condiviso che i concorsi per gli interni abbiano lo sbarramento dell’età anagrafica (40 anni – bozza precedente), sottolineando altresì che riteniamo irricevibile la previsione di esclusione dall’assegno di valorizzazione per coloro i quali nel quinquennio precedente hanno riportato una sanzione disciplinare più grave del richiamo scritto.
Nella prossima riunione fissata per martedì 14 giugno, l’Amministrazione fornirà l’articolato e la composizione dei ruoli e delle tempistiche di avanzamentodel nuovo ruolo direttivo e del ruolo unico dei funzionari della carriera dei funzionari. Le scriventi OO.SS. proseguono nel confronto di merito sino a che non avranno il quadro completo dei testi di tutti i ruoli tecnici e ordinari per una valutazione più congrua di ciò che l’Amministrazione intende fare con il suo personale.Come intende sanare le posizioni del personale penalizzato da scelte gestionali miopi, compiute dalla stessa negli ultimi 15 anni nel corso dei quali non sono stati banditi i concorsi per i vari ruoli.