L’elemosina del governo che offende la dignità dei lavoratori della Polizia di Stato
Un caffe’ – a giorni alterni – (solo nei bar dove ancora costa un euro pero’…)
Gli incrementi retribuitivi del tardivo rinnovo del contratto di lavoro per i lavoratori della Polizia di Stato sono stati rapidamente eliminati dall’inflazione ormai inesorabilmente vicina al 10%. La legge di bilancio 2023 non ha visto nessuno, dicasi NESSUNO stanziamento per il rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei poliziotti scaduto nel 2021. Di tensioni sociali, disagio, chi con sempre maggiore difficoltà causata da una inesorabile erosione degli organici, compie ogni giorno sacrifici personali enormi per la sicurezza dei cittadini, chi si aspetta da anni un adeguamento salariale alle polizie degli altri Paesi UE, viene ancora una volta offeso con una elemosina vergognosa.
Nel panorama desolante di altre sigle sindacali che gongolano per la liquidazione di questa miseria nel cedolino di luglio, la Uil Polizia annuncia la propria imminente mobilitazione per il rinnovo del contratto con stanziamenti finanziari adeguati per le donne e gli uomini della Polizia di Stato.
Il comunicato: