ASSUNZIONI NELLA POLIZIA DI STATO: LAVORO SINERGICO PER ULTERIORI INCREMENTI – DICHIARAZIONE DEL SEGRETARIO GENERALE ORONZO COSI
Esiste un piano di ripianamento degli organici della Polizia di Stato dopo l’incessante opera di sensibilizzazione del Capo della Polizia, della Uil Polizia e di pressocchè tutte i sindacati della Polizia di Stato. Come ha ricordato Franco Gabrielli, con la sua consueta franchezza, a proposito dei nostri organici «Siamo passati da 117mila dell’89 ai 98mila di oggi, il 20% in meno. Da qui al 2030 andranno in pensione 40mila persone nella sola Polizia di Stato ed il vero problema è che siamo inesorabilmente invecchiati”.
Il problema esiste e va affrontato con il massimo impegno anche in considerazione dell’età media che nella Polizia di Stato, soprattutto in alcune provincie, è pericolosamente prossima ai 50 anni.
Tuttavia si sta lavorando sinergicamente per invertire una tendenza pericolosa per la stessa Sicurezza del Paese e l’opera di sensibilizzazione e confronto della Uil Polizia per mettere al centro del dibattito pubblico la necessità di compiere ogni sforzo per ripianare i nostri organici con nuove assunzioni, è incessante.
Quanto alla polemica sollevata, probabilmente per comprensibili esigenze di visibilità, in questo torrido Agosto, bisogna chiarire lo “stato dell’arte”.
Il piano di assunzioni per il turn over è già normato, finanziato e regolamentato attraverso l’assunzione per scorrimento delle graduatorie del concorso pubblico di 500 unità annue alle quali si sommeranno i concorsi riservati ai volontari delle forze armate (circa 170 unità annue).
Grazie alla nostra costante iniziativa sul tema, l’impegno del Dipartimento e la disponibilità annunciata dal Governo, si sta lavorando ad un nuovo piano straordinario di assunzioni per circa 8000 unità nel quinquennio prossimo (2.500 nella sola Polizia di Stato).
Tale iniziativa dovrà necessariamente trovare la copertura necessaria nel prossimo D.E.F. ed il Governo attraverso il Titolare del Viminale Matteo Salvini ha annunciato il suo impegno in tal senso. Crediamo che gli sforzi di visibilità di alcune sigle minoritarie siano anche comprensibili, ma creare allarmi e disorientare i colleghi ed i molti ragazzi che hanno partecipato al recente Concorso e risultati idonei, in attesa di coronare il loro sogno, non sia un gesto condivisibile ed utile.