Festa della Polizia 2019 – Sindacato di Polizia: 6200 Poliziotti sconcertati ma presenti

Dichiarazione del Segretario Generale Oronzo Cosi

La Polizia di Stato è nel nostro Paese da sempre presidio di libertà e dei diritti.

Ai poliziotti che il Sindacato di Polizia rappresenta viene oggi negato dagli attuali vertici del Dipartimento di Pubblica Sicurezza uno dei diritti fondamentali che la Costituzione garantisce.

Parliamo del diritto di associarsi liberamente ed esercitare le libertà sindacali.

Parliamo di diritti conquistati a prezzo di durissime battaglie che oggi vengono disinvoltamente messi a repentaglio.

Il modello di sicurezza civile e democratica, che ha reso la Polizia di Stato una istituzione che raccoglie – secondo un recente rilevamento dell’Eurispes – una percentuale di gradimento del 71% tra i cittadini, viene oggi messo in discussione da scelte incomprensibili e liberticide del Capo della Polizia.

Oltre alle difficoltà con cui ogni giorno i poliziotti faticosamente garantiscono la sicurezza nel Paese, dobbiamo registrare purtroppo anche il “fuoco amico” di chi vorrebbe tappare la bocca ai 6.200 poliziotti che il Sindacato di Polizia rappresenta.

Assistiamo sconcertati a scelte incomprensibili di chi sembra considerare le libertà costituzionali ed i diritti dei lavoratori della Polizia di Stato un vuoto orpello da sacrificare a misteriose ragioni di stato.

Nonostante riteniamo ormai imprescindibile porre al centro del dibattito pubblico questa aggressione alle libertà democratiche, nonostante la tentazione di molti di noi, per l’amore che nutriamo per la nostra istituzione, ci asterremo da iniziative di protesta durante la imminente Festa della Polizia mettendo da parte la nostra indignazione ed il nostro sconcerto.

Questa è la nostra festa, non del solo Dr. Gabrielli. E’ il momento in cui celebriamo la nostra Comunità fatta di donne e uomini liberi che ogni giorno a prezzo di grandi sacrifici, onorano il loro impegno per la sicurezza dei cittadini.

Donne e uomini che – nonostante i tentativi di irregimentare i propri diritti sindacali in una regressione veteromilitaristica della rappresentanza dei poliziotti – si mobiliteranno pubblicamente per opporsi a questa deriva e questo arretramento del diritto di ogni poliziotto a scegliere come e da chi essere rappresentato.

Abbiamo scelto di non farlo oggi. Insieme ai nostri colleghi in tutto il Paese, come ogni anno, celebriamo la Festa della Polizia di Stato, patrimonio di tutti e di ognuno, che vogliamo continui ad essere un baluardo di libertà, democrazia e Stato di Diritto.

Roma, 9 Aprile 2019

Il comunicato:

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