Brindisi – Esondazione canale Patri Avevamo ragione noi. Vinte tutte le cause civili

Comunicato Stampa

Ennesimo risultato portato a casa dalla UIL Polizia.

Ricorderete tutti il forte temporale che si è abbattuto sulla città di Brindisi il 7 Novembre 2005 che provocò l’esondazione del canale Patri, mandando sott’acqua la Questura e tutta la via Perrino. Ricorderete anche le autovetture dei colleghi sommerse dall’acqua che raggiungeva nel parcheggio della Questura l’altezza di 1,75 mt.

Questa situazione destò profondo sconcerto nelle donne e negli uomini della Polizia di Stato, costretti a ricorrere all’intervento del carro attrezzi per rimuovere le proprie autovetture non più marcianti.

Ma, come si suol dire, oltre al danno, la beffa. Nei giorni successivi numerose furono le richieste di risarcimento danni avanzate nei confronti dell’Amministrazione. Tutte però rimaste inascoltate e che hanno rischiato di mortificare le legittime aspettativi dei colleghi.

Questa Segreteria provinciale all’epoca stigmatizzò l’incomprensibile atteggiamento tenuto dall’Amministrazione promuovendo le azioni civili a favore dei colleghi grazie al prezioso patrocinio dell’Avvocato Antonio PASCA, fiduciario della UIL Polizia Nazionale e di numerose strutture provincialiTutte le cause promosse da questa O.S. hanno sortito l’effetto sperato. Il Giudice di Pace di Brindisi ha accolto le doglianze mosse dalla UIL Polizia e sostenute in giudizio dal legale ritenendo l’Amministrazione convenuta responsabile dell’evento dannoso e condannandola al risarcimento del danno nei confronti degli attori.

Il Commissario Straordinario

Segretario Nazionale

Giampiero SPEDICATO

Il comunicato:

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