Accordo Fondo Efficienza Servizi Istituzionali anno 2020, sollecito pagamento integrazione produttività collettiva – Le nostre richieste
Al Ministero dell’Interno
Dipartimento della Pubblica Sicurezza
Segreteria del Dipartimento
Ufficio per le Relazioni Sindacali
Con la firma dell’Accordo per l’utilizzazione delle risorse previste dal Fondo Efficienza Servizi Istituzionali anno 2020 del 24 giugno u.s. è stata destinata una somma aggiuntiva pari a circa 33 milioni di euro (lordo dipendente) a integrazione del predetto Fondo.
Com’è noto si tratta di uno stanziamento straordinario, corrispondente alla quota parte Polizia di Stato dei 210 milioni di euro (lordo Amministrazione) di cui all’art. 1, comma 1, della Legge 145/2018, destinati complessivamente per il rinnovo del contratto di lavoro delle Forze del Comparto Sicurezza/Difesa e che, nelle more della sua sottoscrizione, vengono destinate al FESI, con DPCM.
Tali risorse – la cui quota parte per la Polizia di Stato è quasi 33 milioni di euro (lordo dipendente) –, come da noi rivendicato, sono state destinate all’integrazione della produttività collettiva, da corrispondere nei mesi successivi.
Ricordiamo che tale allocazione – di cui fin dallo scorso anno siamo stati i promotori – permetterà un compenso aggiuntivo per la produttività collettiva, per tutti gli operatori, di una somma significativa in base alle presenze effettive, fino a circa 450,00 euro (lordo dipendente).
Si è trattato di un’intesa che ci ha lasciati soddisfatti, che abbiamo definito nel corso della riunione di buon senso, che ristora in modo equo tutto il personale che con la sua opera giornaliera garantisce il buon funzionamento di ogni – imprescindibile – settore della Polizia di Stato.
Spiace registrare che ad oggi, pur essendo trascorsi da quella data oltre quattro mesi, tutto taccia!
Nonostante le risorse siano state già stanziate con Legge di bilancio del 2019 per il ristoro del personale di Polizia attraverso il contratto di lavoro o per mezzo del FESI, nulla ancora è stato corrisposto!
Riteniamo quanto stia accadendo una grave mancanza di attenzione nei confronti degli operatori in divisa, che con abnegazione prestano il proprio servizio per la comunità, a garanzia dell’ordine e della sicurezza pubblica e del pubblico soccorso, senza risparmiarsi anche in periodo di pandemia.
Codesto Ufficio è pertanto pregato di farsi carico di quanto rappresentato presso i vertici del Dipartimento, al fine di assicurare la corresponsione del ristoro in argomento quanto prima.
Cogliamo, infine, l’occasione per ribadire la nostra posizione sulla destinazione di tali risorse per il futuro, ovvero dal 2022 in poi, atteso che per l’anno 2021, per disposizione di legge, sono state già allocate in favore del FESI 2021. Ebbene, dal 2022 in avanti tale stanziamento, con la sottoscrizione del “Contratto di lavoro personale non dirigente per il triennio 2019-2021”, dovrà necessariamente essere parte integrante dell’aumento contrattuale, precisamente del trattamento economico fisso e continuativo (stipendio), attesa l’esiguità delle risorse complessive: unica soluzione che garantisce il reddito del personale in salute e malattia, nonché valorizzato ai fini pensionistici e del trattamento di fine servizio.
La lettera: