Apertura trattative nuovo Accordo nazionale quadro
Prima di entrare nel meritova innanzitutto chiarita e ribadita la piena legittimità dell’Anq vigente
Ieri, presso il Ministero dell’Interno, si è svolto il primo incontro tra una delegazione del Dipartimento della P.S. e le Organizzazioni sindacali per avviare il tavolo di confronto che dovrebbe portare alla modifica del vigente Accordo Nazionale Quadro del 2009.
La delegazione del Dipartimento era composta dal Vice Capo Vicario Alessandro Marangoni, dal Vice Capo Matteo Piantedosi, dal Direttore Centrale delle Risorse Umane Massimo Maria Mazza e dal Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali Tommaso Ricciardi. Trattandosi del primo incontro, non sono state approfondite le questioni relative ai singoli istituti di riferimento ma sono state affrontate le valutazioni preliminari del caso.
Il Vice capo Vicario,introducendo la riunione, ha spiegato come la Polizia di oggi sia fortemente diversa da quella del 2009 (anno in cui fu sottoscritto l’attuale ANQ): una polizia con migliaia di uomini in meno rispetto al passato (circa 6.000) e, soprattutto, una polizia che, come riconosciuto dalla stessa Amministrazione, si è invecchiata così tanto che l’età media oggi si aggira intorno ai 44 anni, un livello mai raggiunto prima.
Partendo, quindi, da questa situazione – ha proseguito Marangoni – ci si dovrà sforzare di tratteggiare un nuovo ANQ che contemperi l’esigenza della funzionalità dei servizi con il benessere del personale. Siulp, Siap, Silp/Cgil, Ugl Polizia, Coisp, Consap e Uilps, stigmatizzando la mancata attuazione in molte articolazioni del Dipartimento dell’attuale ANQ e di molti istituti pur delineati in quell’Accordo, hanno sottolineato la gravità delle questioni esposte dall’amministrazione. Le OO.SS manifestavano una disponibilità a confrontarsi e a discutere le eventuali proposte della parte pubblica ma esclusivamente nell’ottica di costruire un nuovo ANQ che tenesse conto delle legittime richieste delle donne e degli uomini della Polizia di stato alla luce della grave situazione in cui versa il nostro paese. Inoltre sono state rimarcate, dal mondo sindacale, le criticità concernenti il sistema delle relazioni sindacali legate all’attuazione e al rispetto delle norme sancite dall’attuale ANQ.
Un altro punto di grande rilievo- hanno ribadito le OO.SS-risulta essere quello relativo alla compatibilità tra le previsioni dell’attuale Accordo Nazionale Quadro e le modifiche introdotte dal decreto “Brunetta”. Queste discrasie hanno posto le condizioni per alcuni Giudici del lavoro di stravolgere i principi fondamentali del vigente ANQ. Con forza è stata posta all’Amministrazione, inoltre, la necessità di individuare percorsi seri ed efficaci tesi a garantire dei meccanismi validi per consentire la risoluzione delle controversie che si dovessero verificare sul territorio, mediante la previsione e l’adozione di provvedimenti incisivi e vincolanti per chi, dolosamente e/o pervicacemente, violasse le regole del nuovo ANQ.
Alla luce di quanto decritto è forte la convinzione di queste OO.SS. che nessun accordo si potrà avviare, con sufficiente buon senso, se prima non saranno chiarite tutte le questioni evidenziate.. Sarebbe inutile stabilire nuove regole (sulla carta), se poi non fossero previsti dei meccanismi che rendano effettivi e vincolanti gli accordi raggiunti.. La risposta a tutti questi interrogativi è stata rinviata alla prossima riunione.
Apertura trattative nuovo Accordo nazionale quadro
Prima di entrare nel meritova innanzitutto chiarita e ribadita la piena legittimità dell’Anq vigente
Ieri, presso il Ministero dell’Interno, si è svolto il primo incontro tra una delegazione del Dipartimento della P.S. e le Organizzazioni sindacali per avviare il tavolo di confronto che dovrebbe portare alla modifica del vigente Accordo Nazionale Quadro del 2009.
La delegazione del Dipartimento era composta dal Vice Capo Vicario Alessandro Marangoni, dal Vice Capo Matteo Piantedosi, dal Direttore Centrale delle Risorse Umane Massimo Maria Mazza e dal Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali Tommaso Ricciardi. Trattandosi del primo incontro, non sono state approfondite le questioni relative ai singoli istituti di riferimento ma sono state affrontate le valutazioni preliminari del caso.
Il Vice capo Vicario,introducendo la riunione, ha spiegato come la Polizia di oggi sia fortemente diversa da quella del 2009 (anno in cui fu sottoscritto l’attuale ANQ): una polizia con migliaia di uomini in meno rispetto al passato (circa 6.000) e, soprattutto, una polizia che, come riconosciuto dalla stessa Amministrazione, si è invecchiata così tanto che l’età media oggi si aggira intorno ai 44 anni, un livello mai raggiunto prima.
Partendo, quindi, da questa situazione – ha proseguito Marangoni – ci si dovrà sforzare di tratteggiare un nuovo ANQ che contemperi l’esigenza della funzionalità dei servizi con il benessere del personale. Siulp, Siap, Silp/Cgil, Ugl Polizia, Coisp, Consap e Uilps, stigmatizzando la mancata attuazione in molte articolazioni del Dipartimento dell’attuale ANQ e di molti istituti pur delineati in quell’Accordo, hanno sottolineato la gravità delle questioni esposte dall’amministrazione. Le OO.SS manifestavano una disponibilità a confrontarsi e a discutere le eventuali proposte della parte pubblica ma esclusivamente nell’ottica di costruire un nuovo ANQ che tenesse conto delle legittime richieste delle donne e degli uomini della Polizia di stato alla luce della grave situazione in cui versa il nostro paese. Inoltre sono state rimarcate, dal mondo sindacale, le criticità concernenti il sistema delle relazioni sindacali legate all’attuazione e al rispetto delle norme sancite dall’attuale ANQ.
Un altro punto di grande rilievo- hanno ribadito le OO.SS-risulta essere quello relativo alla compatibilità tra le previsioni dell’attuale Accordo Nazionale Quadro e le modifiche introdotte dal decreto “Brunetta”. Queste discrasie hanno posto le condizioni per alcuni Giudici del lavoro di stravolgere i principi fondamentali del vigente ANQ. Con forza è stata posta all’Amministrazione, inoltre, la necessità di individuare percorsi seri ed efficaci tesi a garantire dei meccanismi validi per consentire la risoluzione delle controversie che si dovessero verificare sul territorio, mediante la previsione e l’adozione di provvedimenti incisivi e vincolanti per chi, dolosamente e/o pervicacemente, violasse le regole del nuovo ANQ.
Alla luce di quanto decritto è forte la convinzione di queste OO.SS. che nessun accordo si potrà avviare, con sufficiente buon senso, se prima non saranno chiarite tutte le questioni evidenziate.. Sarebbe inutile stabilire nuove regole (sulla carta), se poi non fossero previsti dei meccanismi che rendano effettivi e vincolanti gli accordi raggiunti.. La risposta a tutti questi interrogativi è stata rinviata alla prossima riunione.
Apertura trattative nuovo Accordo nazionale quadro
Prima di entrare nel meritova innanzitutto chiarita e ribadita la piena legittimità dell’Anq vigente
Ieri, presso il Ministero dell’Interno, si è svolto il primo incontro tra una delegazione del Dipartimento della P.S. e le Organizzazioni sindacali per avviare il tavolo di confronto che dovrebbe portare alla modifica del vigente Accordo Nazionale Quadro del 2009.
La delegazione del Dipartimento era composta dal Vice Capo Vicario Alessandro Marangoni, dal Vice Capo Matteo Piantedosi, dal Direttore Centrale delle Risorse Umane Massimo Maria Mazza e dal Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali Tommaso Ricciardi. Trattandosi del primo incontro, non sono state approfondite le questioni relative ai singoli istituti di riferimento ma sono state affrontate le valutazioni preliminari del caso.
Il Vice capo Vicario,introducendo la riunione, ha spiegato come la Polizia di oggi sia fortemente diversa da quella del 2009 (anno in cui fu sottoscritto l’attuale ANQ): una polizia con migliaia di uomini in meno rispetto al passato (circa 6.000) e, soprattutto, una polizia che, come riconosciuto dalla stessa Amministrazione, si è invecchiata così tanto che l’età media oggi si aggira intorno ai 44 anni, un livello mai raggiunto prima.
Partendo, quindi, da questa situazione – ha proseguito Marangoni – ci si dovrà sforzare di tratteggiare un nuovo ANQ che contemperi l’esigenza della funzionalità dei servizi con il benessere del personale. Siulp, Siap, Silp/Cgil, Ugl Polizia, Coisp, Consap e Uilps, stigmatizzando la mancata attuazione in molte articolazioni del Dipartimento dell’attuale ANQ e di molti istituti pur delineati in quell’Accordo, hanno sottolineato la gravità delle questioni esposte dall’amministrazione. Le OO.SS manifestavano una disponibilità a confrontarsi e a discutere le eventuali proposte della parte pubblica ma esclusivamente nell’ottica di costruire un nuovo ANQ che tenesse conto delle legittime richieste delle donne e degli uomini della Polizia di stato alla luce della grave situazione in cui versa il nostro paese. Inoltre sono state rimarcate, dal mondo sindacale, le criticità concernenti il sistema delle relazioni sindacali legate all’attuazione e al rispetto delle norme sancite dall’attuale ANQ.
Un altro punto di grande rilievo- hanno ribadito le OO.SS-risulta essere quello relativo alla compatibilità tra le previsioni dell’attuale Accordo Nazionale Quadro e le modifiche introdotte dal decreto “Brunetta”. Queste discrasie hanno posto le condizioni per alcuni Giudici del lavoro di stravolgere i principi fondamentali del vigente ANQ. Con forza è stata posta all’Amministrazione, inoltre, la necessità di individuare percorsi seri ed efficaci tesi a garantire dei meccanismi validi per consentire la risoluzione delle controversie che si dovessero verificare sul territorio, mediante la previsione e l’adozione di provvedimenti incisivi e vincolanti per chi, dolosamente e/o pervicacemente, violasse le regole del nuovo ANQ.
Alla luce di quanto decritto è forte la convinzione di queste OO.SS. che nessun accordo si potrà avviare, con sufficiente buon senso, se prima non saranno chiarite tutte le questioni evidenziate.. Sarebbe inutile stabilire nuove regole (sulla carta), se poi non fossero previsti dei meccanismi che rendano effettivi e vincolanti gli accordi raggiunti.. La risposta a tutti questi interrogativi è stata rinviata alla prossima riunione.
Apertura trattative nuovo Accordo nazionale quadro
Prima di entrare nel meritova innanzitutto chiarita e ribadita la piena legittimità dell’Anq vigente
Ieri, presso il Ministero dell’Interno, si è svolto il primo incontro tra una delegazione del Dipartimento della P.S. e le Organizzazioni sindacali per avviare il tavolo di confronto che dovrebbe portare alla modifica del vigente Accordo Nazionale Quadro del 2009.
La delegazione del Dipartimento era composta dal Vice Capo Vicario Alessandro Marangoni, dal Vice Capo Matteo Piantedosi, dal Direttore Centrale delle Risorse Umane Massimo Maria Mazza e dal Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali Tommaso Ricciardi. Trattandosi del primo incontro, non sono state approfondite le questioni relative ai singoli istituti di riferimento ma sono state affrontate le valutazioni preliminari del caso.
Il Vice capo Vicario,introducendo la riunione, ha spiegato come la Polizia di oggi sia fortemente diversa da quella del 2009 (anno in cui fu sottoscritto l’attuale ANQ): una polizia con migliaia di uomini in meno rispetto al passato (circa 6.000) e, soprattutto, una polizia che, come riconosciuto dalla stessa Amministrazione, si è invecchiata così tanto che l’età media oggi si aggira intorno ai 44 anni, un livello mai raggiunto prima.
Partendo, quindi, da questa situazione – ha proseguito Marangoni – ci si dovrà sforzare di tratteggiare un nuovo ANQ che contemperi l’esigenza della funzionalità dei servizi con il benessere del personale. Siulp, Siap, Silp/Cgil, Ugl Polizia, Coisp, Consap e Uilps, stigmatizzando la mancata attuazione in molte articolazioni del Dipartimento dell’attuale ANQ e di molti istituti pur delineati in quell’Accordo, hanno sottolineato la gravità delle questioni esposte dall’amministrazione. Le OO.SS manifestavano una disponibilità a confrontarsi e a discutere le eventuali proposte della parte pubblica ma esclusivamente nell’ottica di costruire un nuovo ANQ che tenesse conto delle legittime richieste delle donne e degli uomini della Polizia di stato alla luce della grave situazione in cui versa il nostro paese. Inoltre sono state rimarcate, dal mondo sindacale, le criticità concernenti il sistema delle relazioni sindacali legate all’attuazione e al rispetto delle norme sancite dall’attuale ANQ.
Un altro punto di grande rilievo- hanno ribadito le OO.SS-risulta essere quello relativo alla compatibilità tra le previsioni dell’attuale Accordo Nazionale Quadro e le modifiche introdotte dal decreto “Brunetta”. Queste discrasie hanno posto le condizioni per alcuni Giudici del lavoro di stravolgere i principi fondamentali del vigente ANQ. Con forza è stata posta all’Amministrazione, inoltre, la necessità di individuare percorsi seri ed efficaci tesi a garantire dei meccanismi validi per consentire la risoluzione delle controversie che si dovessero verificare sul territorio, mediante la previsione e l’adozione di provvedimenti incisivi e vincolanti per chi, dolosamente e/o pervicacemente, violasse le regole del nuovo ANQ.
Alla luce di quanto decritto è forte la convinzione di queste OO.SS. che nessun accordo si potrà avviare, con sufficiente buon senso, se prima non saranno chiarite tutte le questioni evidenziate.. Sarebbe inutile stabilire nuove regole (sulla carta), se poi non fossero previsti dei meccanismi che rendano effettivi e vincolanti gli accordi raggiunti.. La risposta a tutti questi interrogativi è stata rinviata alla prossima riunione.
Apertura trattative nuovo Accordo nazionale quadro
Prima di entrare nel meritova innanzitutto chiarita e ribadita la piena legittimità dell’Anq vigente
Ieri, presso il Ministero dell’Interno, si è svolto il primo incontro tra una delegazione del Dipartimento della P.S. e le Organizzazioni sindacali per avviare il tavolo di confronto che dovrebbe portare alla modifica del vigente Accordo Nazionale Quadro del 2009.
La delegazione del Dipartimento era composta dal Vice Capo Vicario Alessandro Marangoni, dal Vice Capo Matteo Piantedosi, dal Direttore Centrale delle Risorse Umane Massimo Maria Mazza e dal Direttore dell’Ufficio Relazioni Sindacali Tommaso Ricciardi. Trattandosi del primo incontro, non sono state approfondite le questioni relative ai singoli istituti di riferimento ma sono state affrontate le valutazioni preliminari del caso.
Il Vice capo Vicario,introducendo la riunione, ha spiegato come la Polizia di oggi sia fortemente diversa da quella del 2009 (anno in cui fu sottoscritto l’attuale ANQ): una polizia con migliaia di uomini in meno rispetto al passato (circa 6.000) e, soprattutto, una polizia che, come riconosciuto dalla stessa Amministrazione, si è invecchiata così tanto che l’età media oggi si aggira intorno ai 44 anni, un livello mai raggiunto prima.
Partendo, quindi, da questa situazione – ha proseguito Marangoni – ci si dovrà sforzare di tratteggiare un nuovo ANQ che contemperi l’esigenza della funzionalità dei servizi con il benessere del personale. Siulp, Siap, Silp/Cgil, Ugl Polizia, Coisp, Consap e Uilps, stigmatizzando la mancata attuazione in molte articolazioni del Dipartimento dell’attuale ANQ e di molti istituti pur delineati in quell’Accordo, hanno sottolineato la gravità delle questioni esposte dall’amministrazione. Le OO.SS manifestavano una disponibilità a confrontarsi e a discutere le eventuali proposte della parte pubblica ma esclusivamente nell’ottica di costruire un nuovo ANQ che tenesse conto delle legittime richieste delle donne e degli uomini della Polizia di stato alla luce della grave situazione in cui versa il nostro paese. Inoltre sono state rimarcate, dal mondo sindacale, le criticità concernenti il sistema delle relazioni sindacali legate all’attuazione e al rispetto delle norme sancite dall’attuale ANQ.
Un altro punto di grande rilievo- hanno ribadito le OO.SS-risulta essere quello relativo alla compatibilità tra le previsioni dell’attuale Accordo Nazionale Quadro e le modifiche introdotte dal decreto “Brunetta”. Queste discrasie hanno posto le condizioni per alcuni Giudici del lavoro di stravolgere i principi fondamentali del vigente ANQ. Con forza è stata posta all’Amministrazione, inoltre, la necessità di individuare percorsi seri ed efficaci tesi a garantire dei meccanismi validi per consentire la risoluzione delle controversie che si dovessero verificare sul territorio, mediante la previsione e l’adozione di provvedimenti incisivi e vincolanti per chi, dolosamente e/o pervicacemente, violasse le regole del nuovo ANQ.
Alla luce di quanto decritto è forte la convinzione di queste OO.SS. che nessun accordo si potrà avviare, con sufficiente buon senso, se prima non saranno chiarite tutte le questioni evidenziate.. Sarebbe inutile stabilire nuove regole (sulla carta), se poi non fossero previsti dei meccanismi che rendano effettivi e vincolanti gli accordi raggiunti.. La risposta a tutti questi interrogativi è stata rinviata alla prossima riunione.