Contratto di lavoro personale non dirigente triennio 2019-2021, riconoscimento di diritti e aumenti retributivi camminino di pari passo

Nella mattina odierna la Federazione SILP CGIL – UIL Polizia ha partecipato, a Palazzo
Caffarelli Vidoni, alla riunione tecnica con il Dipartimento della Funzione Pubblica, per la
prosecuzione delle procedure negoziali, finalizzate alla definizione dell’accordo sindacale per il
personale non dirigente della Polizia di Stato per il triennio 2019-2021.

L’incontro, che ha avuto carattere preliminare, ha visto la rappresentanza del Dipartimento
della Funzione Pubblica aprire i lavori, con un’esposizione delle risorse economiche disponibili per
il rinnovo del contratto di lavoro, che prevedono un aumento a regime dal 2021 del 4,26% in ragione
della specificità, con un aumento medio mensile di oltre 130,00 euro (lordo dipendente).

Come Federazione SILP CGIL – UIL Polizia ci siamo detti pronti alla trattativa, rimarcando
l’esigenza di una discussione ampia sulla parte normativa, per troppi anni rimandata unilateralmente
da parte del Governo, lasciando colleghe e colleghi della Polizia di Stato “orfani” di tutele per la
specificità del servizio svolto, nonché di diritti già da tempo patrimonio del mondo del lavoro del
pubblico impiego: tutela legale, responsabilità civile, ferie solidali, smart working, part-time o
congedo straordinario per visite specialistiche, per fare solo alcuni esempi.

Le innovazioni del rapporto di lavoro dovranno camminare di pari passo con la ripartizione
delle risorse economiche, anche perché le une sono legate alle altre.

Occorre anche una rivisitazione complessiva di diversi istituti normativi, ormai segnati dal
tempo e da interventi legislativi che ne hanno stravolto la finalità di una piena partecipazione delle
OO.SS., come le commissioni paritetiche e i consigli per le ricompense.

In ordine al sistema delle relazioni sindacali, la revisione non può certo limitarsi solo ad alcuni
aspetti, tutt’altro… Va attuata una revisione complessiva della materia, tale da rendere il sistema
pienamente efficace rispetto all’effettiva esigibilità delle disposizioni contrattuali e regolamentari.

Le somme destinate al rinnovo contrattuale dovranno avere una ripartizione tale da destinare
il 90% al trattamento economico fisso e il rimanente 10% al trattamento accessorio.

Sullo straordinario ci deve essere un’alimentazione diversa da quella contrattuale, che porti a
una riduzione del monte ore, con un aumento dell’importo della singola ora di prestazione, sancendo
pagamenti in tempi congrui e non più con i ritardi pluriennali che periodicamente sono oggetto di
nostre contestazioni.

Rispetto all’istituzione di una nuova indennità abbiamo espresso la nostra perplessità, tenuto
conto della limitatezza delle risorse disponibili, già insufficienti per un adeguamento delle indennità
accessorie vigenti.

Ci siamo detti favorevoli a forme di defiscalizzazione su emolumenti accessori, quali quelli
contemplati nel Fondo efficienza servizi istituzionali (FESI), favorendo così un incremento degli
importi.

Sul versante previdenziale riteniamo non più rinviabile l’introduzione della previdenza
complementare, a tutela del reddito delle colleghe e dei colleghi della Polizia di Stato, soprattutto dei
più giovani, unitamente all’incremento del coefficiente di trasformazione.

La prossima riunione si terrà il 30 luglio p.v.

LA SEGRETERIA NAZIONALE

Il cominicato:

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