Frosinone: Continua la lotta a difesa della sicurezza dei cittadini

 

Cassino – Proteggono la città dalla Camorra, lo Stato li vuole smantellare

La sezione distaccata della Squadra Mobile di Frosinone presso il commissariato di Cassino sarà chiusa e la città tornerà ad essere punto di riferimento della malavita organizzata campana.

Oggi come venti anni fa quando potenti capi clan di Caserta e Napoli sceglievano Cassino per investire, riciclare e per trascorrere giorni di latitanza in assoluta tranquillità.

A porre fine alle scorribande di boss del calibro di Luigi Venosa, Michele del Villano, Gaetano Di Lorenzo, Vincenzo Imparato, Mario De Sena, Giorgio Marano, Pasquale Lubrano per citarne alcuni sono stati sempre loro, i sette investigatori della squadra mobile che, in pianta stabile, ventiquattro ore su ventiquattro, hanno setacciato il territorio, perquisito decine di abitazioni, intercettato migliaia di telefonate.

Come dimenticare l’arresto del pericoloso latitante Riccardo Cerullo che aveva trovato rifugio tra i boschi di Pignataro.

A stanarlo, sempre loro, i ‘ragazzi della Mobile’, diretti prima dall’oggi vicario presso la questura di Latina, il dottor Cristiano Tatarelli e poi dall’attuale capo, il vice questore Carlo Bianchi.

Non c’è stato criminale, trafficante o assassino che a Cassino sia riuscito a farla franca. Perché ‘i ragazzi della Mobile’ pur senza grandi mezzi e con tutte le difficoltà che affrontano oggi le forze dell’ordine, hanno sempre lavorato in simbiosi con gli altri Corpi: Carabinieri e Guardia di Finanza. Nel solo interesse della collettività.

Per questo la paventata soppressione dell’ultimo baluardo contro la lotta alla criminalità organizzata non deve passare nel silenzio.

Per questo motivo, Norberto Scala, segretario generale della Uil Polizia ha inviato una lettera aperta al sindaco di Cassino, Carlo Maria D’Alessandro.
Uno scritto con il quale si invita il primo cittadino a prendere una posizione e ad affiancare i ‘ragazzi della Squadra Mobile’ nella loro battaglia contro la soppressione.

“Egregio Sindaco, Le rappresento che la Polizia di Stato è presente a Cassino con un Commissariato e un Distaccamento della Polizia Stradale; quest’ultimo, a partire dal mese di giugno, non potrà più assicurare il servizio all’interno del perimetro della Sua città.

Purtroppo l’amministrazione sta per operare un altro colpo mortale: disporre l’imminente chiusura della Sezione Specializzata della Squadra Mobile operativa da più di 20 anni all’interno del Commissariato di Cassino. Le chiediamo di inserire anche questa tra le problematiche che sta egregiamente risolvendo per il bene della città di Cassino.

Necessita dunque un Suo deciso intervento sia presso l’Amministrazione locale che centrale, al fine di scongiurare la chiusura di una sezione fondamentale come quella della mobile che come anzidetto, dal 1999 opera di concerto con il personale del Commissariato di Cassino.

A sostegno della nostra richiesta, vorremmo opportunamente richiamare le tante operazioni di polizia che quel personale è riuscito a portare a termine con arresti e decine e decine di sequestri che hanno visto coinvolti clan camorristici di diverse organizzazioni mafiose, con fatti che hanno dimostrato l’esistenza di un legame storico tra provincia di Caserta e del Cassinate relativamente alle infiltrazioni criminali, tanto da portare a parlare di un vero e proprio radicamento sul territorio della città di Cassino di organizzazioni criminali così pericolose.

Sindaco, in questo momento storico Le chiedo di schierarsi al nostro fianco per ottenere che l’amministrazione della Polizia di Stato non sottovaluti un problema così grave così come rappresentato e, avventatamente, prenda decisioni che, indirettamente, vadano ad agevolare le mosse dei clan malavitosi“.

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