Incomprensibili arretrati trattenuti a debito negli stipendi dei Funzionari della Polizia di Stato, mese di gennaio 2019
Signor Capo della Polizia,
è un mistero – almeno allo stato – ciò che si sta consumando a danno di circa 500 Funzionari della Polizia di Stato a cui – dopo la nota n. 555/RS/4549 del 15 gennaio 2019 – a dispetto del loro avanzamento di carriera con decorrenza 27.02.2018 a seguito della vincita del concorso per Commissari r.e., si configurerebbero oggi posizioni debitorie sulla cui sostanza necessita per questa O.S. comprenderne sia il razionale che la fondatezza.
Pare che si tratti di discrepanze a carico dell’assegno di funzione (“differenza inquadramento AP” o per “arretrati stipendio AP”) per le quali intendiamo conoscere se siano state o meno compiutamente operate – da chi di dovere – le necessarie verifiche posto che, si sta parlando di importi elevati che rasentano i 400,00 € euro a persona e, in molti casi, si prospetta l’analoga detrazione anche per i mesi a seguire.
Si tratta di operazioni che mettono in crisi il bilancio familiare dei colleghi, onde per cui andrebbe in questi casi operata sempre la massima cautela ove non vi sia la certezza del ‘debito’ e rispetto a cui, semmai, andrebbe proceduto con un’adeguata rateizzazione.
Posto però che si tratta di Funzionari che dopo 30, 35 o anche 40 anni di servizio hanno finalmente avanzato di ruolo, sfugge la ragione perché gli stessi debbano retrocedere economicamente, a tacer di quanto fino a d’ora è stato riservato loro su una serie di altri fronti.
Confidando nella sua consueta sensibilità nei confronti del personale, tutto, della polizia di Stato l’occasione è gradita per inviare distinti saluti.
Roma, 21 gennaio 2019
Il Segretario Generale
Oronzo Cosi
La lettera: