Mense di Servizio – Esito incontro del 19 febbraio 2019
Nel tardo pomeriggio di ieri, 19.02.2019, si è svolta, presso il Dipartimento della P.S., una riunione attinente le mense di servizio alla quale hanno partecipato tutte le OO.SS..
La delegazione dell’Amministrazione era presieduta dal Direttore Centrale per i Servizi di Ragioneria Dott. Francesco RICCIARDI mentre per il Sindacato di Polizia (in Sigla SP) erano presenti Giampiero SPEDICATO (Federazione Uil Polizia-UILMP-P.N.F.D.) e Cesario BORTONE (Federazione CONSAP-ADP-ANIP-ITALIA SICURA).
Ad integrazione della circolare già emanata riguardante il servizio sostitutivo di mensa e l’attribuzione di buoni pasto (ticket) entrata in vigore il 01 febbraio 2019, la Parte Pubblica ha aperto il tavolo tecnico per discutere delle seguenti fattispecie:
- Attribuzione del buono pasto in sede disagiata;
- Somministrazione del pasto al personale impiegato in servizi di ordine pubblico;
- Erogazione del doppio trattamento di vitto in sede disagiata e in servizi di ordine pubblico;
- Somministrazione generi di conforto con buoni pasto (ticket) in formato elettronico.
In relazione a quanto fatto pervenire alle OO.SS. con la bozza della circolare attinente le materie appena elencate, l’SP ha evidenziato i dubbi interpretativi che avrebbero potuto far emergere la menzione di alcune circolari che prevedevano il diritto del servizio mensa nelle sedi disagiate solo sui turni pomeridiani e serali (13/19 e 19/24) escludendo altresì dal beneficio il personale accasermato.
Il Nostro intervento è stato fondamentale affinché si facesse luce su tale aspetto ribadendo l’importanza di esonerare, dalla norma “generica” che disciplina i criteri di attribuzione del beneficio della mensa obbligatoria, coloro che svolgono servizio nelle località di preminente interesse operativo ed in situazione di grave disagio ambientale consentendo quindi al predetto personale di usufruire gratuitamente del vitto sia nel caso in cui goda degli alloggi collettivi sia senza fare preciso riferimento agli orari che invece assumono particolare rilevanza in tutte le altre fattispecie (art. 1 c.1 lettera a) e b) legge 203/89).
Abbiamo assolutamente respinto l’incremento del costo per la mensa non obbligatoria di servizio che da euro 3,10 passa a euro 5,50 a causa della nuova normativa ma in assenza di un reale aumento delle condizioni economiche attinente l’aggiudicazione dei lotti.
Abbiamo chiesto che, nei casi in cui per preminenti esigenze di servizio connesse all’ordine pubblico, non fosse possibile fare ricorso né alle mense presenti né agli esercizi privati, l’amministrazione oltre a prevedere, come ha fatto nella bozza di circolare, la consegna sul posto, ad opera del fornitore, di un pasto completo, dovrà, d’intesa con le Organizzazioni Sindacali in ambito provinciale, determinare le modalità di consumazione che non possono prescindere dal decoro istituzionale, da condizioni igienico-sanitarie adeguate e di massima sicurezza per gli operatori.
Infine su Nostra apposita richiesta la parte pubblica ha precisato che il buono pasto indicato nella bozza di circolare sia per i servizi di O.P. sia per i servizi svolti in sede disagiata, pur non espressamente indicato, avrà un valore nominale di Euro 7,00.
Quanto appena evidenziato rappresentano le rivendicazioni che questa O.S. ha posto in essere sulla base della bozza di circolare di prossima pubblicazione; le richieste demagogiche tese a sviare le questioni di preminente interesse le abbiamo lasciate a qualcun altro.