Nulla di nuovo tranne il bullismo sindacale, gli esegeti del Capo della Polizia ed i Pesci d’Aprile fuori tempo massimo
Rappresentatività 2019 – Report Riunione del 2 Aprile 2019
Oggi pomeriggio il Capo della Polizia ha ricevuto tutte le OO.SS. di categoria per un confronto sulle dinamiche sindacali in corso e la certificazione della rappresentatività 2019.
Il percorso della registrazione presso il Dipartimento della Federazione SP è oggetto di evidenti malesseri di alcune sigle sindacali che continuano a dar prova di disconoscere i principi costituzionali ed il senso profondo del valore della libertà sindacale.
Questo malessere si traduce in un vero e proprio delirio dissociativo in grado addirittura di falsare e travisare la realtà. Prendiamo atto della diffusione di comunicati in cui si compie una esegesi distorta delle stesse parole del Capo della Polizia e si preannunciano scenari apocalittici del tutto inesistenti.
L’ attribuzione della maggiore rappresentatività alla Federazione SP (Sindacato di Polizia), che rappresenta a pieno titolo 6200 poliziotti italiani e che, nonostante il fuoco di sbarramento fatto di falsità e denigrazioni gratuite, è un fatto doveroso ed ineluttabile.
Questo evidentemente ha indotto alcune sigle sindacali, male informate e peraltro del tutto estranee all’interlocuzione tra l’SP ed il Dipartimento della P.S., addirittura a produrre una formale protesta, priva di alcuna valenza logica, politica e tantomeno giuridica.
Il Capo della Polizia, nella riunione odierna si è limitato ad ascoltare tali posizioni riservandosi di continuare a svolgere gli approfondimenti in corso.
Lo ha fatto anche e soprattutto alla luce della avvenuta soluzione delle controversie che hanno determinato le precedenti riserve sulla registrazione della Federazione SP e che in tempi ormai brevissimi verranno finalmente sciolte.
La Federazione SP continuerà ad essere una splendida realtà del sindacalismo di polizia ed a rappresentare i colleghi in ogni sede di confronto nonostante gli annunci di “energumeni” che hanno inteso interpretare fantasiosamente le posizioni del Capo della Polizia o addirittura sostituirsi a lui per decretare: “niente più permessi da domani”, “cessazione del diritto all’utilizzo delle sedi sindacali e delle convocazioni per confronti, esami congiunti e verifiche” “revoca dei distacchi”.
Ci dispiace dover constatare che una distorta e patologica ansia di competizione sindacale possa giungere a posizioni così retrive ed antistoriche a ben 38 anni dalla Legge 121 che mettono in discussione i principi fondativi del diritto sindacale.
Il comunicato: