Prestazioni di lavoro straordinario rese nel periodo 2021-2022 da parte del personale della Polizia di Stato – Sollecito pagamento
Per l’ennesima volta ci ritroviamo a scrivere sull’annosa e non più rinviabile questione degli inaccettabili ritardi nel pagamento delle prestazioni di lavoro straordinario rese dal personale della Polizia di Stato oltre il monte ore assegnato agli Uffici/Reparti, ovvero oltre le canoniche 55 ore pro capite, a decorrere dal mese di gennaio 2021: condizione che interessa operatori di tutti gli Uffici di Polizia e, in particolare, quelli appartenenti ai Reparti Mobili, Reparti Prevenzione Crimine, Squadre Cinofile, Nuclei Artificieri, Uffici Scorte e Squadre Mobili.
Operatori sottoposti a gravosi prolungamenti dell’orario di lavoro ormai per i servizi più variegati: dall’ordine pubblico per l’immigrazione, le manifestazioni, eventi di varia natura, all’attività di controllo del territorio, ai servizi antiterrorismo, alle indagini sulla criminalità diffusa e organizzata…
Si rinnovano le altisonanti dichiarazioni di attenzione da parte del Governo alla categoria dei Poliziotti ma sul versante del pagamento tempestivo delle prestazioni di lavoro straordinario ancora non si vede traccia!
Certo non possiamo attendere la prossima legge di bilancio – i cui effetti andranno in vigore con l’anno nuovo – per vedere corrispondere quanto dovuto ai colleghi…
Semmai l’auspicio è che il prossimo provvedimento finanziario preveda anche uno specifico stanziamento – strutturale – in tal senso.
Siamo di fronte ad una situazione ormai non più sostenibile, in cui il cronico posticipo delle rimunerazioni, che dovrebbe rappresentare l’eccezione, ahinoi – a causa anche delle risicate risorse economiche di cui dispone il Dipartimento della P.S. – ha assunto per i nostri governanti le sembianze della “normalità, destinando agli operatori di Polizia i dovuti emolumenti a “a singhiozzo”, accumulando a oggi un ritardo di quasi 17 mesi per lo straordinario.
Non è tollerabile che a un operatore di Polizia da una parte lo si obblighi – per legge – a prestare attività lavorativa oltre l’orario ordinario di servizio, senza possibilità di esimersi, dall’altra non si provveda mensilmente al pagamento di quanto dovuto.
Urge un intervento risolutorio della grave situazione rappresentata, che rischia di minare la serenità, anche economica, di chi è chiamato ad assicurare giorno e notte il mantenimento della sicurezza pubblica dei cittadini.
Il comunicato