Respinto il Riordino: un ‘oltraggio’ per la ‘base’
Si tenta la Controriforma per tornare ad una ‘Pubblica Sicurezza’ spaccata in due
La Revisione dei ruoli della Polizia di Stato,
irricevibile il progetto presentato dall’Amministrazione.
Un “oltraggio” per la “base”.
Nella giornata odierna si tenuto il previsto incontro sulla “Revisione dei ruoli delle forze di Polizia”, alias “Riordino delle carriere”, tra una delegazione dell’Amministrazione, guidata dal Vice Capo della Polizia di Stato Pref. Piantedosi, e le OO.SS. della Polizia di Stato.
Un incontro deludente, che ha svelato il recondito intento dell’Amministrazione di procedere a una revisione dei ruoli che avrebbe come unici, reali, beneficiari gli attuali ruoli Commissari e Dirigenti, attraverso una velarizzazione economica funzionale con la creazione di un’”Area dirigenti”, prevedendo per gli altri ruoli “briciole” e non per tutti.
E’ stata illustrata alle organizzazioni sindacali una prima ipotesi che delinea il riordino che l’Amministrazione, asseritamente di concerto con le altre Amministrazioni interessate, intende prospettare alle organizzazioni sindacali ed alla categoria. La relativa bozza di proposta è stata inviata presso le strutture territoriali ed è disponibile presso le segreterie provinciali.
Pur nel rispetto di chi ha lavorato alla formulazione di una tale ipotesi, atteso il contenuto impresentabile della proposta, senza mezzi termini abbiamo rispedito la stessa al mittente poiché non corrisponde a nessuno dei 4 principi che riteniamo fondamentali e pregiudiziali per una soluzione accettabile, conforme agli interessi della categoria e di salvaguardia delle elevate professionalità e dignità lavorative.
E’ scandaloso assistere a come l’Amministrazione si sia “impossessata” di un progetto di riordino delle carriere nato per il personale non direttivo e non dirigente delle forze Armate e di Polizia, con un stanziamento ad hoc di 119 milioni di euro strutturali, disponibili dal 2016, predisponendo un progetto che avvantaggia proprio i ruoli per cui tali somme non erano destinate, già beneficiari di un riordino nel 2000.
Noi non ci stiamo!
Se riordino deve essere, deve essere per tutti, a iniziare dalla base!
Non è ammissibile, ad esempio, prevedere nel progetto di riordino nel ruolo dei Sovrintendenti un organico di soli 24.000/25.000 posti, per la fase transitoria e a regime, in quanto avrebbe come effetto il mancato avanzamento a Vice Sovrintendente di tutti i 45.000 circa Assistenti Capo oggi presenti in servizio, atteso che già nel ruolo dei Sovrintendenti ci sono circa 18.000 unità.
Criticità similari si riscontrano per i ruoli Sovrintendenti e Ispettori.
Un progetto al ribasso.
Abbiamo, pertanto, ribadito all’Amministrazione che nessuna ipotesi di riordino potrà prescindere dai seguenti principi:
– previsione del diploma di scuola media superiore per il concorso per agente, con l’unificazione dei ruoli base di Agenti e Sovrintendenti con una dotazione organica di ufficiali di P.G. di almeno 50mila unità (in linea con quanto programmato da Carabinieri e Finanza);
– eliminazione delle sperequazioni attualmente esistenti nei confronti delle altre Forze di polizia, i militari e del pubblico impiego, che si ricorda ha beneficiato in questi anni di ben due riqualificazioni professionali, anche con riferimento al ruolo degli Ispettori e del Ruolo direttivo speciale previsto ma mai decollato;
– riduzione delle qualifiche in modo tale da costruire un percorso di carriera che consenta di arrivare il prima possibile a guadagnare il più possibile, per più tempo possibile, al fine di salvaguardare l’aspetto previdenziale, alla luce dell’applicazione del sistema contributivo;
– istituzione di un effettivo nuovo ruolo direttivo ordinario e contestuale dirigenzializzazione e contrattualizzazione degli attuali funzionari, con importante riduzione della relativa consistenza organica del ruolo dirigenziale, in modo da valorizzarne la funzione e caratterizzarla nell’aspetto manageriale.
Su quest’ultimo punto, non abbiamo ricevuto alcuna assicurazione sulle modalità e tipologie di contrattualizzazione, mentre, per quel che concerne la consistenza organica del nuovo ruolo dirigenziale, l’Amm.ne ha proposto un numero decisamente alto che rischia, ancora una volta, di mortificare i colleghi che lavorano in quell’aria, a fronte della limitatezza dei posti di funzione disponibili. Detta impostazione rischia di deprivare del proprio ruolo i due terzi dei futuri dirigenti frustrandone le aspettative di carriera.
Per le ragioni che precedono, le scriventi OO.SS. hanno chiesto di avere un confronto più serrato anche sull’opportunità dello svolgimento di alcune funzioni (passaporti, permessi e quant’altro) ed anche sui profili dei vari ruoli. Al riguardo di quest’ultimo elemento è stata sottolineata l’esigenza di individuare e definire le responsabilità per le qualifiche apicali dei ruoli base (Sov. Capo) degli Ispettori e del costituendo nuovo ruolo direttivo.
In tal senso è stata rappresentata all’Amministrazione la piena disponibilità delle sottoscritte OO.SS. a lavorare anche con i componenti designati dal Dipartimento presso il tavolo tecnico istituito per il confronto con le altre amministrazioni interessate, allo scopo di accorciare i termini per l’attuazione della delega, con la precisazione che, nel caso non risultassero accolte le richieste sindacali, si procederà alla redazione di una autonoma bozza da presentare in sede tecnica e sostenere in quella politica.
E’ stata ribadita che per tutti i ruoli della Polizia di Stato deve essere previsto un’unica rappresentanza sindacale, da Agente a Dirigente Generale, attesa la specificità del rapporto di lavoro, onde evitare possibile sperequazione tra i ruoli apicali e il resto del comparto, scongiurando la creazione di due Polizie: una elitaria e l’atra di massa.
In conclusione è stata ribadita la netta contrarietà all’ipotesi di accorpamento del Corpo Forestale dello Stato con l’arma dei Carabinieri.