Rinnovo ccnl 2019-2021 e provvedimenti legislativi collegati – Richiesta incontro con il Presidente del Consiglio
Sig. Presidente del Consiglio,
come ben sa sono in corso i lavori per l’elaborazione della bozza dell’accordo che, una volta sottoscritto, rinnoverà l’accordo sindacale per il Comparto sicurezza e difesa per il triennio economico e normativo 2019-2021 verosimilmente a ridosso della sua scadenza per cui, nel momento della sigla, sarà di fatto già scaduto.
Ma non è questo il problema più rilevante dal punto di vista di chi rappresenta una categoria di lavoratori la cui specificità, pur essendo sancita da una legge dello Stato, stenta spesso ad essere concretamente riconosciuta nei fatti, in particolare per ciò che attiene gli aspetti retributivi e previdenziali, ma non solo.
Difatti la legge di bilancio per il corrente anno prevede stanziamenti appena sufficienti per i miglioramenti della retribuzione fondamentale relativi al tasso di inflazione programmata e, se a ciò ci si limitasse, resterebbero di nuovo irrisolti i nodi ventennali che, negli annunci informali avuti sinora dai singoli Ministri del Comparto, dovrebbero rientrare nel “pacchetto” in oggetto.
Sempre in via informale sappiamo che dovrebbe contenere una “previdenza dedicata” utile a sopperire alla mancata istituzione della previdenza integrativa, omessa da 25 anni nei precedenti rinnovi contrattuali proprio per l’endemica mancanza di risorse, ma anche una tutela legale adeguata alla nostra professione e un’idonea polizza assicurativa a copertura degli infortuni lavorativi.
Mai come quest’anno è dunque di fondamentale importanza che, come prescritto dalla norma, i sindacati dei lavoratori della Polizia di Stato, che per legge non possono essere rappresentati dalle Confederazioni sindacali, possano interloquire direttamente con Lei, Capo del Governo, per poterLe portare la voce di Poliziotte e Poliziotti ogni giorno più stremati e sfiduciati.
L’occasione sarebbe altresì utile per comprendere nel dettaglio quale sarà il contenuto specifico di un pacchetto che per noi deve contenere la piena perequazione previdenziale e fiscale, mediante l’applicazione dell’art. 54 d.P.R. 1092/1973 a tutte le componenti del Comparto e una distribuzione uniforme della detassazione delle accessorie, spiegando nel dettaglio quali saranno le misure, le risorse che verranno stanziate per ciascuna di esse ed i tempi in cui saranno effettivamente operative.
Siamo certi che l’intera categoria dei Servitori dello Stato in divisa apprezzerebbe molto e ciò contribuirebbe non poco a rinfrancare gli stati d’animo del circa mezzo milione di professionisti di sicurezza e difesa, che vorrebbero finalmente vedere concreti segnali di quell’attenzione che merita chi, ogni giorno, mette a repentaglio la propria incolumità al servizio dei Cittadini e del Paese.
La lettera: