Roma: Mosche sul cibo alla mensa Maurizio Giglio – La UIL Polizia scrive al Questore

 

Signor Questore,
Giungono a questa O.S. Uil Polizia numerose e fondati dissensi circa le scarse condizioni igienico-sanitarie della mensa Giglio sita all’interno dell’omonima caserma in Roma alla via Guido Reni.
Da ultimo, un episodio accaduto in data 10 ottobre, ci ha lasciati basiti, allorquando una squadra del IV Reparto Mobile di Napoli, entrando in quella mensa per consumare il primo ordinario, si è trovata come “commensali” un cospicuo numero di mosche che volavano all’interno dei vetri dove è custodito il cibo, posandosi sulle pietanze che i colleghi avrebbero dovuto mangiare di li a poco.
Per gli sfortunati colleghi oltre il danno la beffa!!! Dopo che qualche collega ha attirato l’attenzione del personale addetto alla somministrazione degli alimenti, facendo notare con la consueta educazione e professionalità che li contraddistingue, che la presenza di detti insetti li costituiva un concreto pericolo sotto il profilo igienico-sanitario, si è sentito rispondere dal personale che ci si doveva rivolgere direttamente ai responsabili della struttura. Riferito il tutto al capo contingente, il quale dopo aver costatato personalmente la presenza degli insetti sui cibo, sollecitava interventi urgenti senza alcun esito.
Oltre a prendere atto della evidente inefficacia o omissione di interventi di prevenzione alla comparsa degli insetti, è utile ricordare che il cibo su cui si è poggiata la mosca andrebbe gettato via.
Le mosche, come è noto, sono portatrici di innumerevoli germi e batteri nocivi per la salute, che trasferiscono con il solo contatto. Non dimentichiamo infatti che questi insetti non solo si posano sul cibo, ma anche sulle feci degli animali. Sono insetti sporchi, con le zampe e il corpo ricoperti di peli, che catturano e trasportano germi e materia fecale. Considerate che una mosca trasporta in media circa 200 forme diverse di batteri nocivi. Batteri che vengono dunque depositati sul cibo. Tali insetti possono trasferire gravi malattie contagiose come il colera, la dissenteria e il tifo.
Per il solo senso di responsabilità i colleghi interessati non hanno inteso ricorrere alle autorità sanitarie competenti per far accertare i gravi fatti accaduti preferendo rivolgersi direttamente a Lei nella certezza che vorrà porre in essere ogni intervento ritenuto idoneo.
Orbene Sig. Questore, oltre ai gravissimi rischi per la salute dei colleghi, la Uil Polizia ritiene inoltre che una simile trascuratezza determini una immagine oltremodo negativa ed una ulteriore penalizzazione per i colleghi provenienti da altre sedi come è accaduto per quelli del Reparto Mobile di Napoli che oltre al disagio di andare lontano dalle proprie famiglie per giorni, lavorare in un clima teso per i servizi delicati che il loro ruolo richiede ovvero quello dell’ordine pubblico, lavoro svolto sempre con abnegazione e professionalità, debbano subire anche il disagio di non poter consumare un pasto in condizioni di sicurezza sotto il profilo igienico-sanitario???
A parere di questa O.S., sentiti i numerosi colleghi della Capitale e di uffici di altre provincie che si recano giornalmente presso la mensa Giglio per consumare i pasti, si registra un clima di forte rassegnazione per le pessime condizioni igienico-sanitarie e la scarsa qualità dei cibi somministrati, presupposti questi che vanno a minare la serenità dei delicati compiti istituzionali che sono deputati ad assolvere quotidianamente i Poliziotti.
Per quanto sopra narrato, al fine di tutelare le condizioni di lavoro di tutti i Poliziotti e di quelli chiamati a concorrere alle esigenze di ordine pubblico come i Reparti Mobili aggregati, questa O.S. Uil chiede un suo autorevole ed incisivo intervento.
Certi della sua sensibilità alle problematiche tutte del personale, nell’attesa di un cortese riscontro, l’occasione è gradita porgere cordiali saluti.

 

Roma, 11 ottobre 2017

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