Maggiore attenzione e più investimenti per un settore cruciale alla sicurezza dei cittadini. È la richiesta avanzata dalla UIL Polizia durante il convegno, nel corso del quale ha incontrato rappresentanti politici e istituzionali.
“Vorremmo che questo comparto fosse considerato come un comparto di lavoratori che ogni giorno dà il proprio impegno per il bene del paese”. A margine dell’evento “Investire in sicurezza” a Roma, Pierpaolo Bombardieri, segretario generale della UIL, ha espresso il suo commento sull’importanza di potenziare gli investimenti nella sicurezza e nelle forze dell’ordine.
“Questo significa che vanno considerati al pari di tutti gli altri lavoratori, anche loro vivono la necessità di recuperare la perdita di potere di acquisto, di rinnovare i contratti. I soldi che sono stati messi a disposizione non corrispondono alle dichiarazioni di impegno che governo e tutta la politica ogni volta fanno per l’attenzione a questo comparto”. Il secondo punto riguarda l’organico: “Mi pare evidente che le forze dell’ordine sono sottorganico. Vorremmo si passasse dalle parole ai fatti”.
Il terzo punto riguarda invece “la possibilità di queste lavoratrici e questi lavoratori di esercitare le agibilità sindacali”: “Non è comprensibile che abbiano delle limitazioni dal punto di vista sindacale. La domanda che poniamo alla politica è questa: perché si ha paura della democrazia e della libertà? Perché persone che lavorano per il bene del paese non possono esercitare a pieno il loro diritto sindacale”.
Benedetto Attili, responsabile UIL dipartimento Difesa e sicurezza, ha ricordato che “noi non chiediamo spese, chiediamo di investire nella sicurezza, che significa dare dignità soprattutto a chi lavora assicurando la sicurezza dei cittadini italiani, di tutte le persone che vivono nel nostro Paese cercando di risolvere i loro problemi quotidiani, provando a cercare le condizioni per cercare di metterli nella condizione di lavorare al meglio, quindi di lavorare in sicurezza”.
Il Segretario generale UIL Polizia Vittorio Costantini ha aggiunto: ” il tema sicurezza non può essere affrontato dal governo sul piano ideologico, la sicurezza è uno di quei problemi che va affrontato in maniera trasversale. Per cui ideologizzare i provvedimenti di legge, i disegni di legge, non fa bene al paese e agli operatori del settore”. Sul tema della carenza di personale: ” la Polizia di Stato a fronte di un organico di 109 mila unità ne ha appena 99 mila. Cioè più di 10300 uomini in meno. A fronte di questo, nella relazione del Ministro, nel triennio è stato previsto uno stanziamento di un potenziamento di 509 unità su tutto il territorio nazionale. Un numero assolutamente non sufficiente per coprire la carenza organica”.